Il Piano Urbano del Traffico riporta come obiettivi e strategie che “un forte rilievo può essere attribuito al recupero dell’ex sedime ferroviario come itinerario ciclopedonale protetto”. La realizzazione di piste ciclabili ci trova entusiasticamente conconrdi con gli intenti del comune, tuttavia già in precedenza abbiamo segnalato tinerari diversi, di lunghezza, interesse e fruibilità maggiori della vecchia sede ferroviaria.
La trasformazione della vecchia sede ferroviaria in Greenway ciclo-pedonale, progetto della Comunità del Parco del Curone, e da noi sempre sostenuta (vedi il nostro articolo sulla via verde ) è impossibile senza l’intervento del Parco e degli altri Comuni, ma attorno a Pianezzo può essere sostituita da itinerari già esistenti, più validi e che richiedono minori interventi da parte della nostra amministrazione. Pianezzo potrebbe diventare il punto di partenza di tre bellissime piste ciclabili:
1. Pianezzo – via Aldo Moro
Dalla chiesina di San Michele la pista ciclabile, affiancherebbe per un centinaio di metri via Pianezzo (è necessario creare una pista a destra o a sinistra della via su terreno oggi di proprietà privata) per proseguire su di una strada rurale che dopo aver attraversato via delle Robinie si immette su una bella strada sterrata (l’antica via romana), arriva tra le case di Beolco, percorre un tratto di strada asfaltata, attraversa il Molgora e attraversando via Pilata immettersi si congiunge a via Aldo Moro. Il percorso sarebbe tutto all’interno del Comune (a differenza della Greenway, che da Pianezzo per arrivare al centro di Olgiate entra nel Comune di Merate) e utilizzerebbe strade già esistenti. Una di certo meno interessante, sarebbe utilizzare per il percorso iniziale via Molino Cattaneo, attraversare via Pianezzo e immettersi sul percorso descritto da via delle Robinie.
2. Pianezzo – Pagnano.
Dalla chiesina di San Michele si imbocca via ai Campi, subito dopo l’attraversamento del vecchio passaggio a livello si prende la stradina a sinistra, dopo il sottopasso ferroviario si supera un ponticello, si attraversa un prato, su sentiero già esistente, e ci si immette sulla strada sterrata che passando sotto il ristorante Caminun porta al centro di Pagnano.
3. Pianezzo – stazione di Cernusco.
Dalla chiesina di San Michele si imbocca via ai Campi, subito dopo l’attraversamento del vecchio passaggio a livello si prosegue dritto. C’è la necessità di acquisire una striscia di terra di circa cento metri che costeggiando le piane sotto Regondino, si immette nella strada consortile già esistente che supera con un bel ponticello il Molgora e si unisce, dopo il sottopasso di Pagnano, a via San Remigio ,che porta alla stazione di Cernusco. Una pista ciclabile, completamente pianeggiante che da una stazione porta ad accedere facilmente al Parco è fantastica e dovrebbe essere sostenuta da tutti.