Foto dei lavori pubblicata per gentile concessione del Giornale di Merate

Un importante passo avanti

L’intervento che si è concluso nello scorso fine settimana soddisfa pienamente le due principali richieste di contenimento delle acque che si riversano su Pianezzo, questa è la premessa doverosa, ma per chi non conoscesse la vicenda fin dal principio…

Un po’ di storia.

Era il ferragosto del 2010 quando un nubifragio provocò l’esondazione del torrente Molgora che invase i campi, provocò allagamenti a Pianezzo, ondate di fango che trascinarono detriti nelle abitazioni della frazione, abbatterono muri e danneggiarono auto. Da quel momento, ciclicamente, la nostra frazione è stata soggetta ad inondazioni e irruzioni di fango e detriti, contrastati con sacchi di sabbia a protezione delle zone più basse. E’ successo nel 2012 e nel 2014. Nel 2015 il Molgora ha rotto gli argini nei pressi della “Sbianca”, nel 2016 di nuovo i cittadini di Pianezzo hanno dovuto erigere barricate di sacchi di sabbia contro le alluvioni.
Anche se gli ultimi anni non sono stati prodighi di precipitazioni e, anzi, sono stati definiti “siccitosi”, sono bastati pochi forti temporali per provocare situazioni di emergenza.
La nostra associazione ha individuato da anni le cause precise di questi fenomeni: “dissesto idrogeologico”, “incuria”, “alterazione dei flussi naturali”, e le ha denunciate nel 2014 con uno dei primi articoli di questo blog:  “5 problemi con soluzioni immediate
Il comune di Olgiate Molgora ha riconosciuto la gravità della situazione e a sua volta ha pubblicato una relazione che nel constatare lo stato delle cose proponeva delle soluzioni concrete. La nuova giunta, insediatasi lo scorso anno, non solo non ha trascurato il problema, ma ha fatto proprie le soluzioni proposte, impegnandosi nella loro attuazione.
Ci sono voluti anni, ma non sono stati anni di inerzia. Dopo le elezioni amministrative del 2016 e un conseguente naturale periodo necessario ai “passaggi di consegne” sono stati compiuti sopralluoghi, vagliate proposte, c’è stato insomma un dialogo serrrato nel quale Gentedipianezzo non ha “Mollato il colpo”, arrivando a proporre interventi in proprio, stimolando sindaci e assessori e inviandoli a toccare con mano i disagi dei residenti.

La soddisfazione per un problema in meno.

Dallo scorso fine settimana si sono conclusi i lavori di canalizzazione delle acque di Vallaghèt, di regimentazione del flusso da Regondino e la pulizia dei canali da Vallaghet – via delle Robinie a Molino Cattaneo – via Pianezzo. In sostanza, i problemi maggiori su cui il Comune di Olgiate Molgora si era impegnato a intervenire, sono stati risolti come promesso.
La tentazione di attribuirci il merito di questo risultato è forte, ma in casi come questo è più utile e più importante riconoscere l’impegno ed esprimere la nostra gratitudine a quanti hanno contribuito alla soluzione del problema. Tra questi, l’ex-sindaco Dorina Zucchi, all’attuale Sindaco Bernocco, a Matteo Fratangeli, assessore alla cultura, ambiente, ecologia e protezione civile e all’ufficio Tecnico, che con l’Architetto Cappucci ha stilato la relazione nel 2015 e in questi giorni ha curato l’esecuzione dei lavori.
Ancora una volta ci piace sottolineare l’ armoniosa sinergia tra Amministrazione e cittadinanza. Una sinergia che “Non viene gratis”, ma è frutto di uno sforzo a volte intenso, a volte sofferto, ma uno sforzo compiuto insieme, senza cedere alle polemiche sterili e intrapreso all’insegna del rispetto reciproco.

Non è finita, però…

Resta ancora un intervento da compiere nell’ultimo tratto di via Pianezzo verso Pagnano: l’intercettazione delle acque chiare provenienti da Pianezzo perché si affianchino alle recenti canalizzazioni realizzate da Lario Rete Holding convigliandole al di là del ponte sul Molgora.
Già a Marzo, appunto in occasione di quell’intervento, abbiamo espresso all’ufficio tecnico le nostre perplessità su quella che a noi sembrava un’occasione sprecata di razionalizzare i flussi idrici nella nostra frazione, ma evidentemente non tutto si può avere subito.

(La foto che accompagna questo articolo è stata pubblicata per gentile concessione del Giornale di Merate)

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