Dobbiamo riconoscere che il Comune nel gennaio 2011 ha fatto un ottimo lavoro realizzando schede informative e schede per il censimento dell’amianto presente nel Comune, stilando, inoltre, una dettagliata documentazione tra cui un protocollo che sono stati oggetto di una pubblica assemblea.
Tutte le schede censite, consegnate con qualche ritardo rispetto al termine del 3 febbraio 2013, sono rimaste in letargo presso il Comune, complici anche proroghe ai termini precedentemente richiesti per il risanamento.
Venuti a conoscenza, all’inizio dell’estate, della dimensione del problema dell’ex allevamento (8.000 mq di coperture in Eternit) ci siamo mossi e abbiamo chiesto al Comune di determinare l’indice di degrado (I.D.) secondo il protocollo da esso stesso stabilito.
Ricordiamo che “Il protocollo ha lo scopo di fornire uno strumento operativo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto ed è utile al fine di indirizzare le conseguenti azioni di monitoraggio e/o di bonifica che sono a carico del proprietario dell’immobile e/o del responsabile dell’attività che vi svolge.
La valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto è effettuata tramite l’applicazione dell’Indice di Degrado (I.D.) ed è condotta attraverso l’ ispezione del manufatto.”
Senza nessuna pretesa di sostituirci a professionisti abbiamo fatto una nostra prima stima sulla base del protocollo del 2011 che ci porta ad un indice di degrado tra 40 e 64 (per il protocollo citato per I.D. tra 25 e 44 è necessaria la bonifica entro 3 anni e per I.D. maggiori si richiede la rimozione della copertura entro i successivi 12 mesi – proroghe permettendo).
L'”Ex allevamento” è dunque una potenziale bomba ambientale, e se non viene bonificato al più presto può porre seri rischi per la popolazione di Pianezzo e delle frazioni circostanti.
L’azione che il Comune dovrebbe mettere in atto in caso di inadempienza del proprietario ad effettuare il censimento dovrebbe essere quella di allertare la ASL. Noi stiamo sollecitando il Comune e continueremo a sollecitare un suo intervento e a denunciare ritardi nel suo operato.
Dunque: buone le intenzioni, ma la nostra richiesta, formulata negli scorsi mesi, è che Comune e Parco inseriscano tra le loro massime priorità questo problema.
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