Eccesso di zelo

E così, sembra che il cartello dell’amianto non fosse a norma. 
L’Ente di gestione del Parco ci segnala tramite l’assessore all’ecologia Matteo Fratangeli,  che per l’esposizione del cartello che avvertiva della presenza di 18.000 mq. di Eternit in località Fornace era necessaria una sua approvazione.

Gente di Pianezzo è attiva da molti anni nel contrastare la presenza di amianto nel territorio della frazione, dovunque vi siano occasioni per intervenire in modo efficace. Quando l’Ente Parco di Montevecchia ha affisso un avviso invitando i visitatori a parcheggiare negli spazi della Fornace, un vecchio stabile con tetti in Eternit, ci è sembrato giusto segnalare agli stessi visitatori che la loro sosta sarebbe avvenuta nei pressi di circa 18.000 metri quadrati di amianto.

Fornace via Bagaggera, La Valletta Brianza
Il parcheggio ricavato presso la Fornace di via Bagaggera, nel comune di La Valletta Brianza

Il nostro territorio e il parco in cui sorge Pianezzo ci stanno a cuore, visitatori e turisti sono i benvenuti e il nostro cartello -ovviamente- non aveva alcun intento dissuasivo, però, a quanto pare era abusivo. Non avendo trovato sul sito dell’Ente Parco (né altrove) alcuna indicazione sui permessi da richiedere per affiggere l’avviso, la nostra associazione aveva chiesto l’autorizzazione a esporre il cartello al Comune di Olgiate Molgora. Probabilmente non ci siamo documentati a dovere, e il semplice dubbio di essere incorsi in una violazione, un abuso, è sufficiente a farci compiere un atto di responsabilità e a procedere secondo quanto richiesto, con la rimozione del cartello.

Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, con cui abbiamo spesso avuto relazioni cordiali e costruttive, lamenta l’inosservanza del regolamento riguardante l’affissione di cartelli. Sono regole che se abbiamo ignorato,  le abbiamo ignorate per eccesso di zelo. Perché ci sembrava importante sensibilizzare chi stava per entrare nel parco su un rischio dal quale, se non si può sottrarre, deve almeno essere consapevole.

Richiamati all’obbedienza al Regolamento del Parco non possiamo che riconoscere di essere in difetto, pertanto rinunceremo ad esporre il cartello fino a quando non avremo tutte le debite autorizzazioni.

Come ogni esperienza, anche quelle negative danno spunti di riflessione. Se per una volta abbiamo commesso un’omissione, è pur vero che il problema esiste, che l’amianto è presente anche in siti di riguardo come il Parco di Montevecchia e che i comuni che gravitano intorno al parco, proprio per la loro collocazione fortunata e delicata dovrebbero adoperarsi con energie molto maggiori per evitare ai visitatori dei propri territori (che nei giorni festivi di primavera ed estate sono moltissimi) un’esposizione inconsapevole a un rischio concreto.

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